Mini lifting viso

Data pubblicazione: 19/02/2022
Dr. Tommaso Agostini


Indice

Cosa è il mini lifting viso?

Molti pazienti hanno difficoltà a comprendere la differenza tra il minilifting del viso e quello tradizionale; in molti chiedono di conoscere quale tipo d’intervento sia più adatto nel loro caso e se siano possibili candidati alle innovative tecniche mini-invasive.

Nonostante quello che si possa pensare, il mini lifting viso rappresenta una procedura chirurgica che viene eseguita ormai da molti anni e il candidato ideale a quest’intervento è un paziente, maschio o femmina, con minima quantità di pelle in eccesso a livello cervicale (del collo) e moderato eccesso cutaneo a livello del terzo inferiore del volto e in particolare della mandibola.

Il termine mini si riferisce alla lunghezza della cicatrice che in questo caso risulta essere molto meno estesa rispetto al lifting viso tradizionale, proprio perché vi è meno necessità di riposizionare i tessuti profondi. Tipicamente si tratta di pazienti tra i 40 e i 50 anni d’età con buona elasticità cutanea e minimo eccesso cutaneo soprattutto a livello del collo. Nel lifting tradizionale le cicatrici sono più estese, partendo in alto dalla regione temporale, per poi scendere a livello pre-auricolare, quindi dirigersi posteriormente a livello della mastoide e continuare lungo la linea occipitale del capillizio e tutto per aver una maggior visibilità del campo operatorio permettendo un riposizionamento efficace dei tessuti a livello della regione mandibolare e cervicale. Tipicamente i pazienti che si sottopongono alla tecnica tradizionale hanno un’età compresa tra i 50 e i 60 anni e presentano un eccesso cutaneo importante a livello della regione mandibolare e del collo.

Il minilifting del viso offre numerosi vantaggi oltre alla cicatrice meno estesa, tra cui tempi operatori più contenuti, una più rapida ripresa nel post operatorio, risultati più naturali, assenza di dislocazione del lobo auricolare e minor complicanze.

Sebbene il mini lifting viso abbia la sua indicazione principale in pazienti d’età compresa tra i 40 e 50 anni, la tecnica risulta essere applicabile anche in casi di lifting secondari. Un volto giovane è caratterizzato da tessuti ben posizionati a livello della regione zigomatica, malare ma anche delle guance, che donano un profilo slanciato e ben definito con punti luce in aree anatomiche chiave; tuttavia il trascorrere del tempo, assieme agli effetti negativi della forza di gravità, tende a trascinare i tessuti verso il basso e internamente, conferendo un aspetto stanco e vecchieggiante. In particolare i tessuti medio facciali si vanno ad adagiare lateralmente al naso, a livello della cosiddetta piega naso labiale in alto, la quale risulta anche più accentuata e a livello del legamento mandibolare in basso, dando origine a quell’inestetismo che prende il nome di giogaia. Per ovviare a queste problematiche d’invecchiamento esistono diversi tipi di mini lifting viso classificati in base alla tecnica chirurgica utilizzata:

  • il minilifting viso sottocutaneo genera le stesse cicatrici già descritte, ossia a livello temporale e davanti all’orecchio e la dissezione chirurgica viene eseguita nel piano sottocutaneo senza intervenire in alcun modo a livello dello SMAS, cioè del sistema muscolo aponeurotico superficiale; la conseguenza è che il risultato del lifting è molto meno duraturo rispetto alle altre tecniche, con una probabilità elevata di recidiva nel giro di poco tempo anche se i tempi di guarigione sono davvero molto rapidi e le complicanze molto rare. Il mini lifting viso sottocutaneo trova la sua principale indicazione in pazienti che abbiano già eseguito altri interventi di lifting.
  • Il minilifting del viso con la plicatura dello SMAS, prevede l’esecuzione delle classiche incisioni temporale e preauricolare ma non prevede la dissezione del lembo SMAS, che viene modellato utilizzando dei fili di sutura non riassorbibili con i quali si disegnano delle borse di tabacco al fine di elevare i tessuti molli del collo e del terzo inferiore del volto che vengono ancorati alla regione temporale con un vettore di trazione supero-esterno; in casi selezionati può essere necessario allestire una terza sutura a borsa di tabacco al fine di sollevare i tessuti molli a livello della regione malare, cioè di quell’area anatomica subito sotto al margine orbitario inferiore. Il minilifting del viso con plicatura dello SMAS ha la sua principale indicazione in pazienti giovani con scarso eccesso cutaneo.
  • il minilifting del viso con dissezione dello SMAS consiste nell’allestimento di un doppio lembo, cioè di quello più superficiale di cute e sottocutaneo e di quello profondo fatto appunto dallo SMAS, che può essere sezionato lungo una linea immaginaria che si estende dall’angolo della mandibola fino alla regione malare, oppure semplicemente riposizionato conferendo risultati più naturali. Questa tipologia di minilifting del viso genera risultati anche più duraturi nel tempo e trova la sua principale indicazione in pazienti dai 50 anni in poi che presentano sia lassità cutanea che delocalizzazione dei comparti adiposi del volto.
  • il minilifting viso sottoperiosteo, infine, rappresenta l’evoluzione più recente di lifting del viso, e prevede delle incisioni che vengono eseguite a livello della palpebra inferiore, subito al di sotto del tarso, cioè di quella struttura legamentosa dalla quale fuoriescono i follicoli piliferi delle ciglia. Da qui la dissezione prosegue subito al di sopra del piano osseo per poi procedere all’ancoraggio dei tessuti molli nella posizione precedentemente stabilita.

Inoltre in base alle aree del volto che si vogliono migliorare è possibile distinguere:

  • mini lifting temporale per sollevare la parte laterale del sopracciglio, migliorare e rinfrescare lo sguardo
  • mini lifting medio facciale per risollevare le guance, ridefinire lo zigomo e migliorare le rughe naso labiali
  • mini lifting mandibolare, per migliorare l’ovale del volto e ridefinire la linea mandibolare sia a livello centrale che laterale
  • mini lifting cervicale, per distendere le rughe del collo e ridefinire l’angolo tra mento e collo, eliminando anche l’eventuale tessuto adiposo in eccesso.

Ad oggi l’intervento è conosciuto anche sotto altri numerosi sinonimi, come il lifting pausa pranzo, minimal lift, lifting mini-invasivo ecc

La prima visita per il mini lifting del viso

I pazienti che richiedono il mini lifting viso sono pazienti generalmente giovani, dai 40 anni in poi e che desiderano un ripristino dei volumi del volto con risultati del tutto naturali, esiti cicatriziali limitati e una ripresa abbastanza rapida. In sede di visita medica sarà valutata la candidabilità del paziente a quest’intervento di chirurgia estetica e verrà spiegata in dettaglio la procedura chirurgica e i risultati realmente ottenibili.

Per sottoporsi all’intervento chirurgico di minilifting viso sono necessari esami ematici di routine e una visita cardiologica con elettrocardiogramma, i cui risultati saranno poi rivalutati durante la seconda visita medica d’approfondimento. La simulazione dell’intervento chirurgico viene eseguita in sede di visita medica, con il paziente in posizione seduta e il chirurgo che simula con il sollevamento e riposizionamento dei tessuti facciali.

Prima dell’intervento di mini lifting viso

La decisione di sottoporsi all’intervento di minilifting del viso, comporta anche la responsabilizzazione da parte del paziente e in particolare è obbligatorio sospendere il fumo di sigaretta almeno un mese prima dell’intervento e per tutta la fase di ripresa nel post operatorio o comunque fino a completa guarigione. È d’obbligo la sospensione di tutti i farmaci anticoagulanti e/o antiaggreganti almeno 15 giorni prima, nonché di tutti i farmaci anti-infiammatori non steroidei conosciuti anche con l’acronimo di FANS, che possono interferire con il tempo di sanguinamento. La terapia personale, se presente, deve essere continuata fino alla mattina dell’intervento chirurgico di mini lifting viso fatto salvo diversa indicazione da parte del personale dell’equipe medica; non è possibile assumere neppure farmaci omeopatici né d’erboristeria. In caso di necessità il paracetamolo rimane l’unico farmaco consentito per stati infiammatori e/o dolorosi da assumere sempre e comunque sotto monitoraggio dei medici. L’assunzione di qualsiasi farmaco deve essere obbligatoriamente dichiarata ai medici preventivamente, incluso l’utilizzo di spray nasali o medicamenti topici come creme o pomate.

La sera prima e la mattina stessa dell’intervento di mini lifting viso si deve provvedere ad una detersione accurata e delicata di tutta la pelle del viso, facendo uso di soluzioni micellari specifiche; si raccomanda inoltre di eseguire una doccia facendo uso di soluzioni detergenti contenenti antisettici come la clorexidina, avendo cura di pulire tutto il corpo e il cuoio capelluto.

Prima del minilifting del viso non eseguire alcun tipo di rasatura (tricotomia) utilizzando lamette da barba o ricorrendo alla classica ceretta; la comparsa di eventuali sfoghi o eruzioni cutanee al livello della faccia deve essere comunicata tempestivamente ai medici, così come l’insorgenza di tosse, febbricola, sindrome parainfluenzale o raffreddori.

Durata dell’intervento di minilifting viso

Il minilifting viso ha una durata media nettamente inferiore rispetto al lifting tradizionale conosciuto anche come lifting full-face; la procedura chirurgica dura circa 2-3 ore contro le 4-5 ore rispetto alla tecnica tradizionale la quale prevede anche uno scollamento dei tessuti più esteso. La variabilità dell’intervento viene giustificata in parte anche dalle ulteriori procedure chirurgiche che possono essere eseguite in contemporanea per massimizzare i risultati estetici e in particolare frequentemente il minilifting viso viene eseguito in contemporanea alla blefaroplastica superiore e alla blefaroplastica inferiore al fine di apportare anche un ringiovanimento perioculare.

Decorso postoperatorio del minilifting del volto

Nell’immediato post operatorio del mini lifting viso è d’obbligo riposo assoluto per almeno le prime 72 ore; la presenza di ecchimosi (lividi), edema (gonfiore), parestesie (formicolii o piccole scosse elettriche), asimmetrie, sono da considerarsi eventi normali dopo l’intervento chirurgico. Il dolore è generalmente di piccola o moderata entità e immediatamente responsivo all’assunzione di comuni farmaci antidolorifici come paracetamolo e ibuprofene e la mancata regressione dopo terapia farmacologica deve portare il paziente a contattare l’equipe medica per una rivalutazione a breve termine.

Durante la prima settimana seguente l'intervento di mini lifting viso è raccomandato di dormire con due cuscini al fine di limitare il gonfiore post operatorio e applicare ghiaccio istantaneo a livello del volto ma con moderazione tenendo conto della diminuzione della sensibilità della pelle e quindi evitare ustioni da contatto.

La prima medicazione viene eseguita dopo 3-4 giorni al fine di monitorare lo stato di guarigione delle ferite per poi procedere alla rimozione parziale dei punti di sutura dopo 7-8 giorni e a quella definitiva dopo 10-12 giorni. Da questo momento in poi saranno indicati massaggi specifici per agevolare la guarigione e creme studiate appositamente per evitare processi di guarigione patologica. È importante evitare l’esposizione diretta ai raggi solari per almeno 15-20 giorni e comunque fino a indicazione del chirurgo, avendo cura d’applicare sempre una protezione solare con fattore di protezione 50.

Il risultato definitivo del mini lifting viso

Il risultato del mini lifting viso viene considerato definitivo o comunque con durata a lungo termine. La durata dell’effetto dipende da numerosi fattori legati al paziente tra cui la predisposizione genetica all’invecchiamento, l’esposizione ai raggi solari, l’idratazione della pelle e il fumo di sigaretta ma anche da elementi legati alla tecnica chirurgica utilizzata. L’intervento di minilifting viso non preclude la possibilità di effettuare un lifting cervico-facciale completo a distanza di anni e comunque nel giro di qualche anno possono essere previsti dei piccoli ritocchi di mantenimento da eseguirsi in anestesia locale.

Costo del minilifting viso

Il prezzo del minilifting del viso è variabile in base al tempo impiegato in sala operatoria e di conseguenza in base alle aree del viso che vengono sottoposte a ringiovanimento. Anche la combinazione di eventuali procedure rappresenta un’ulteriore variabile, poiché il minilifting viso può essere associato anche a interventi di chirurgia estetica periorbitaria come la blefaroplastica superiore e/o inferiore, alla rinoplastica, al lifting del sopracciglio, al lifting del labbro superiore (lip lift), alla bichectomia, al lifting del collo ma anche a procedure di medicina estetica come il fotoringiovanimento e il peeling.

Per il dettaglio costi del minilifting viso, si rimanda alla pagina Costi Lifting Viso.

Mini lifting viso in anestesia locale o generale

L’intervento di minilifting viso può essere eseguito in anestesia locale con sedazione ma anche in anestesia generale. Non vi sono indicazioni di massima sul tipo di anestesia che viene eseguita poiché in questo caso viene concordata tra chirurgo plastico e paziente prendendo in considerazione il grado di correzione e le preferenze del paziente. In entrambi i casi è comunque consigliato il pernottamento in clinica di una notte al fine di monitorare l’evoluzione della guarigione. Nel caso in cui il paziente scelga comunque di dormire al proprio domicilio, rimane necessario eseguire una visita di controllo il giorno successivo. Il pernottamento in clinica rimane quindi caldamente suggerito a tutti quei pazienti che provengono da fuori regione.

Complicanze del minilifting viso

L’utilizzo di tecniche chirurgiche mini-invasive consente di ridurre notevolmente i rischi e le possibili complicanze di quest’intervento di chirurgia estetica facciale. Le possibili complicanze del minilifting viso rimangono generiche e consistono in sanguinamenti, ematomi, guarigione non ottimale delle ferite, riapertura della ferita in uno o più punti, sieromi ecc. Dopo l’intervento chirurgico la presenza di ecchimosi (lividi), edema (gonfiore) e piccole asimmetrie è del tutto normale e fanno parte della procedura chirurgica. La perfetta simmetria tra i due lati del volto rappresenta una richiesta non realistica che può portare il chirurgo a rifiutare d’eseguire ’intervento chirurgico di mini lifting viso e pertanto non fa parte del capitolo delle complicanze.

La scelta del chirurgo per il minilifting viso

La scelta del chirurgo per eseguire il mini lifting viso, intervento di chirurgia estetica facciale, rappresenta un passo fondamentale e che deve essere consapevole. Innanzitutto, dopo aver effettuato le visite mediche, verificare le credenziali del chirurgo contattando telefonicamente l’Ordine dei Medici della città di residenza oppure consultando il sito internet della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi alla sezione Ricerca anagrafica dove è scritto l’Ateneo Universitario di laurea, la data di laurea, la sessione d’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e infine i diplomi di specializzazione eventualmente conseguiti.

Un ulteriore passo può essere fatto consultando i siti web delle due società italiane di chirurgia plastica, cioè la SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) e AICPE (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica), alle quali possono federarsi sia chirurghi plastici diplomati secondo la regolamentazione del Ministero della Salute, sia medici non specializzati in chirurgia plastica ma che hanno comprovata esperienza nel settore.

Infine i chirurghi più blasonati o comunque con maggiore esperienza e/o credenziali sono iscritti anche a Società Internazionali, tra cui l'ISAP (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) e ASPS (American Society of Plastic Surgeons), la più grande società al mondo che raccoglie solo chirurghi plastici specializzati di tutto il mondo.

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